Seregno - L'Auditorium |
ACCADEMIA DEL RICERCARE
Maximiliano Danta – controtenore, cornetto
Virginia Ghiringhelli – viola da gamba
Eleonora Ghiringhelli – viola da gamba
Enrico Finotello – clavicembalo
In occasione della mostra in sala Crippa a Seregno di un prezioso quadro conservato presso la Pinacoteca di Brera, recentemente restaurato, l’Associazione Early Music Italia presenta in Auditorium un concerto di musiche rinascimentali eseguito su copie di strumenti d’epoca, ad opera di un ensemble piemontese da inserirsi in seno alla Rassegna “Immagini Sonore” – XXI Edizione del Circuito concertistico cameristico interprovinciale “Brianza Classica”. Un programma vario, brillante e affascinante per voce e strumenti, che ci racconta del momento di passaggio dal Rinascimento al Barocco. Una tappa cruciale, che libererà la melodia dal contrappunto, rendendola sempre più protagonista, espressiva e ricca di “affetti”, dando così avvio alla grande stagione dell’Opera ed emancipando la letteratura scritta appositamente per gli strumenti dalle forme e dai modelli tipici della letteratura vocale.
Tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo l’evoluzione della Musica viveva un’importante fase di transizione dalle complesse e intricate polifonie rinascimentali ad uno stile monodico più semplice. La chiarezza della parola e la linearità della melodia esaltavano particolarmente l’espressività dei cantanti: quest’ultima era ulteriormente amplificata dall’impiego di strumenti armonici agili come il clavicembalo, in grado di assorbire e restituire le nuance del canto. Lo sviluppo della musica vocale, che avrebbe aperto la strada alla nascita del melodramma, influenzò anche la pratica strumentale: il dialogo tra voci e strumenti e la possibilità di lasciarsi vicendevolmente influenzare avrebbe portato allo sviluppo di quel repertorio di affetti che fu simbolo del Barocco.
La pratica di impiegare cantanti falsettisti, oggi conosciuti come “controtenori”, e cantanti castrati affonda le sue radici nella musica vocale sacra del Rinascimento, in obbedienza al monito di San Paolo Mulieres in ecclesiis taceant (le donne tacciano in chiesa), ma si sarebbe presto ampliata alla musica secolare, rimanendo prassi comune fino alla fine del XVIII secolo. Il timbro unico del controtenore ci accompagna dunque in un confronto tra la vocalità di Luzzaschi, più legata a stilemi arcaici e lo stile “nuovo” di Caccini e Peri. Sul versante strumentale, grazie alla viola da gamba, al clavicembalo e a uno strumento di raro ascolto come il cornetto, possiamo apprezzare il delineamento di un percorso non lineare che dai precursori Ortiz, Rognoni e Rossi ci porterà a Falconieri e infine a Frescobaldi e a quello stylus phantasticus che tanto avrebbe ispirato le generazioni successive.
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Per prenotazioni chiamare o scrivere al numero 335.5461501 a partire dal lunedì prima del concerto dalle 8 alle 20. Le chiamate o i messaggi ricevuti fuori orario e prima di quella data non saranno presi in considerazione.